domenica, febbraio 26, 2006
Gente strana
Pubblicato da io solo io... alle 10:52 PM 1 commenti
martedì, febbraio 21, 2006
Un gelato al cioccolato
E’ venerdì. Domani ti aspettano i soliti lavori di casa, se no tua madre protesta; e poi la devi accompagnare a far la spesa, e poi… Il nulla.
Fa caldo, è l’ultima settimana di luglio, e avresti voglia di uscire, almeno stasera, ma dove vai da sola?
Ti viene incontro, ti saluta e ti augura buon fine settimana!! Anche lui in quanto a mettere il dito nella piaga… Poi ecco, ne arriva un altro e ti dice: “Beata te che te ne vai!! Cosa fai di bello stasera?”
Tu sorridi, peccato che nessuno abbia capito niente di te…. E rispondi come se niente fosse:
“Con questo caldo, avrei proprio voglia di andare a prendere un gelato in riviera, ma sono da sola, mia sorella non c’è, quindi, me ne starò a casa a guardare la TV”.
E ti incammini verso il portone. Ed ecco che dal magazzino, esce lui, ti guarda e ti dice:
“Beh, se vuoi ti porto io a prendere il gelato.” Lo guardi, sorridi, e pensi: magari….
Sei presa in contropiede. E adesso? Ma dai, tanto è solo un collega, sei pure ‘amica’ della moglie.
“Va bene. Dove andiamo?” “Beh, possiamo andare a Recco, se ti va. Dai ti passo a prendere sotto casa e poi decidiamo”. “Va bene, alle nove sotto casa, ti ricordi….si, certo, lo sai benissimo. A dopo allora”
Perché vai così veloce stasera? Va beh, devi trovare parcheggio, farti 6 piani di scale, mangiare, farti una doccia, vestirti e truccarti…no niente trucco, fa troppo caldo. E tua madre che continua a chiederti “Ma con chi esci?” Cavolo, ho 24 anni e mi fanno ancora l’interrogatorio… “Ma mamma, con dei colleghi”… e le butti lì due o tre nomi a caso; perché non le dici con chi? Di sicuro ti farebbe un elmetto, perché sa che è sposato… ma tanto per quello che devi fare, dai, lascia perdere, evitiamo le discussioni almeno stasera.
Sono le nove meno un quarto e dalla finestra stai controllando la strada. Ecco forse…no, non è lui. Ma tanto è meglio scendere. Il tempo di arrivare nel portone e vedi la sua macchina. Attraversi di corsa e sali. Perché ti senti a disagio? Eppure non è la prima volta che siete da soli.
“Dai andiamo a Recco, ti va bene?” “Sì va bene. Ma non fai l’autostrada?” “No, facciamo la costiera è meglio, poi è più bella” “Si, certo” (ma è sera!!! mica guardiamo il panorama…).
Per fortuna, eccoci arrivati, non sapevi più cosa dire. C’è gente sul lungomare, si respira ed ecco la famosa gelateria. “No, dai non ci sediamo, c’è troppo casino, prendiamo il gelato e passeggiamo” ti dice lui. “Ok, per me va bene.” “Come lo vuoi il gelato?” “Stracciatella e fior di latte, e tu come lo prendi?” e lui “Io, tutto al cioccolato”.
Aspetti e guardi il lungomare illuminato e il nuovo porticciolo.
Lo segui sul lungomare, in mezzo alla gente, continui a parlare, mangiando il gelato. Alla fine vedi che la passeggiata diventa un lungo molo che arriva al centro del golfo. E' quasi mezzanotte, arriva una fresca brezza di mare, e con lei alcuni brividi. Hai lo scialle di seta nella borsa. Ti fermi e lui si ferma con te. Metti lo scialle sulle spalle. Lui te lo aggiusta, con un gesto lieve e gentile. Hai finito il tuo, ma lui non ha ancora terminato quel benedetto gelato al cioccolato. Continui a camminare al suo fianco. In un gesto cameratesco lo prendi sottobraccio. Lui si ferma e sposta la tua mano. Tu lo guardi, non ti sembrava un gesto così intimo, non era tua intenzione. Lui prende la tua mano tra le sue. E poi mette il suo braccio sulle tue spalle, così non avrai freddo. La fine del molo: un lampione più fioco degli altri. Si ferma e posa le mani sul tuo viso e ti guarda: ha l’espressione di un uomo che non sa che cosa otterrà.
Un bacio, una reazione di indifferenza, uno schiaffo ….. E ti bacia. Un bacio al sapore di cioccolato….E tu rispondi al quel bacio come se non aspettassi altro. Non ti chiedi perché. Non vuoi saperlo…. Vuoi solo essere ‘normale’.
E torni con lui alla macchina, e ai primi approcci, con fare da donna, senti la tua voce che dice: “Non mi piace farlo in macchina, preferisco un letto.” E dopo dieci minuti vedi l’insegna del motel.
Tre anni dopo, cerca di trattenerti in macchina e ti chiede: “Ma perché ti sposi?” E tu scappi, sbattendo la portiera della sua macchina. Non sai cosa rispondergli. Hai ancora dentro la tua rabbia!!!
Sei anni dopo, si prende cura di te, sei malata, ti aspetta la mattina alla stazione e ti accompagna la sera, non ti chiede nulla. Solo di essere lì con te.
Sedici anni dopo: è la vigilia di Natale. Si esce prima dal lavoro, dopo la classica bicchierata.
“Vuoi un passaggio? Ti accompagno per un pezzo di strada, ma possiamo anche fermarci a parlare se non hai fretta…. “… “Lo sai che le antiche passioni non si scordano mai. E potresti anche darmi un bacio, e poi ricordati che io e te abbiamo un appuntamento” ….e tu confusa, ricordi.. ricordi che una sera d’estate, sedici anni prima, in auto gli dicevi scherzando: “Forse in una prossima vita, staremo insieme. Oppure, guarda ti do un appuntamento: quando avremo sessant’anni e non faremo più male a nessuno, allora faremo di nuovo l’amore insieme.”
Non avete ancora sessant’anni. Ma lo baci lo stesso. Ti sembra che quei sedici anni di vita non siano mai passati, ritrovi i tuoi 25 anni, le stesse sensazioni, quel nodo allo stomaco, quei campanelli che non ti fanno capire più niente, la stessa euforia, e allora capisci, capisci che cosa ti mancava….
Sono passati altri dieci anni da quella vigilia di Natale. E continui a sapere cosa ti manca: lui….
Pubblicato da io solo io... alle 8:22 PM 3 commenti
lunedì, febbraio 20, 2006
Prova di ...inciviltà
Pubblicato da io solo io... alle 8:36 PM 0 commenti
I versi di un amico
Non so per chi li ha scritti, quando e a chi fossero dedicati.
Sono un inno a non perdere nemmeno un minuto di questa nostra vita e ad assaporarla in tutte le sue sfumature, per noi stessi e per chi ci sta vicino.
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stessa, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contenta.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stessa,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita .
Pubblicato da io solo io... alle 12:50 AM 0 commenti
domenica, febbraio 19, 2006
Da oggi, questo sarà un antro segreto, dove mettere i miei pensieri, un po' a casaccio.
Non vi meravigliate quindi se troverete racconti, poesie, riflessioni di attualità o farneticazioni di una vecchia signora!!!
Pubblicato da io solo io... alle 11:51 PM 0 commenti