Dovrei essere felice, oddio, questa è una parola un po' forte, diciamo serena. Il lavoro va abbastanza bene, anche se non è quello a cui ero abituata in passato, riesco ad essere quel punto fermo che tutti 'cercano'. Chissà perchè mi è sempre piaciuto essere così indispensabile agli altri...
Mania di protagonismo, voglia di emergere, esporre il fianco e dimostrare di essere in grado di scalare montagne... Non lo so, non me lo sono mai chiesto, perchè di sicuro non avrei risposto con sincerità. Tanto sono sincera con gli altri, tanto mento a me stessa.
E' una lunga storia.... a voler essere un po' freudiana, è la mia 'vendetta' sugli altri.
Da bambina ero scartata, isolata, ero grassa e portavo gli occhiali. E non sapendo difendermi, ho solo aspettato il momento di poter essere un qualcosa 'più' degli altri, con la mia intelligenza, la mia cultura, le mie capacità, per potermi 'vendicare' degli stolti. A dire il vero, non credo che questi 'stolti' proprio per la loro condizione, se ne siano mai resi conto, o forse erano e sono così opportunisti da passare sopra alla loro dignità.
E io, come acciaio che si spezza e non si piega, via per la mia strada a testa alta. E fu così che sono salita sulla mia torre d'avorio. E lì sono rimasta.
Ho finto per anni di essere scesa tra i comuni mortali, sono scesa al compromesso per me peggiore: quello di nascondere me stessa e lasciare che gli altri mi vedessero alla loro portata. Ma la mia maschera non ha retto il corso del tempo. Ho dovuto riprendere la mia posizione, distante anni luce dalle persone che io consideravo 'normali'.
Oggi non mi basta. Non mi basta più.
Oggi voglio essere me stessa anche se sono sulla torre, ma anzichè attendere, voglio essere la prima a dare. E voglio sentire il calore umano intorno a me.
Fosse anche solo quello di una voce, lontana, separata da me da un mare, ma che è in grado di entrare talmente in sintonia con la mia mente da non aver bisogno di parlare, da farmi vedere i suoi occhi mentre mi parlano, da svegliarmi nel cuore della notte con la sola forza del pensiero per scoprire che nello stesso momento lui c'era...
Fosse anche solo quello di una voce, lontana, separata da me da un mare, ma che è in grado di entrare talmente in sintonia con la mia mente da non aver bisogno di parlare, da farmi vedere i suoi occhi mentre mi parlano, da svegliarmi nel cuore della notte con la sola forza del pensiero per scoprire che nello stesso momento lui c'era...
E senza questo... mi sembra di sentire il peso del vuoto intorno a me...
... qualcuno vuole bene ai più lontani,
anche per telefono....
2 commenti:
come è vero anche quello che ha scritto Lu! concordo e il tuo post mi ha proprio toccato, per le similitudini nella diversità
e brava la nostra ross...fai gli esperimenti di nascosto???bacino..smakkkkkkkkk
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