martedì, aprile 17, 2007

Un sogno a colori

... Ormai la decisione era presa: doveva finire in bellezza. La vita scorreva troppo in fretta e andava fermata. Così un giorno Jenny smise di fare domande, salì su un aereo senza voltarsi, non si chiese perchè Tom le stava regalando quel sogno, 'il sogno a colori' come lo chiamava lei

Poco bagaglio, tutto quello che serviva era dentro di loro.

E si ritrovarono in un isola del Pacifico, lontana dai circuiti sponsorizzati: niente resort, non erano turisti, erano un uomo e una donna alla ricerca di qualcosa, forse solo di se stessi.


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Affittarono una piccola costruzione quasi in riva al mare, nascosta tra i palmeti e decisero di vivere alla giornata. Una vecchia jeep serviva a raggiungere il villaggio per le piccole necessità quotidiane. Impiegarono i primi giorni ad esplorare il territorio, ma soprattutto a cercare di capire ciò che avevano dentro. La cosa che lei temeva di più era di leggere nei suoi occhi la voglia di tornare indietro. E fu su quella leggera tensione che iniziò la loro avventura...

... Al tramonto le donne del villaggio raggiungevano uno spiazzo vicino alla spiaggia... era un rito che si svolgeva tutti i giorni... intrecciavano tappeti e ceste con le palme e ghirlande di fiori di ibisco, mentre aspettavano il ritorno dei loro uomini dalla pesca... Jenny le osservava e pensava come il tempo si fosse fermato e come le usanze dei pescatori in fondo si assomigliassero quasi ovunque... Tom la osservava mentre Jenny, tutte le sere, con un sorriso sulle labbra, guardava incuriosita questo rito quotidiano e una sera le disse:

"Ho parlato con il capo del villaggio, domani esco a pesca con loro, voglio provare la gioia del ritorno e vederti sulla spiaggia ad aspettarmi"

La mattina dopo fu un raggio di sole che filtrava tra le vecchie imposte a svegliarla. Come sempre allungò una mano, ma senti il posto vuoto accanto a lei e si tirò su con un tuffo al cuore: era di nuovo sola. Poi ricordò e capì che Tom era uscito a pesca. Decise quindi di infilare il costume e fare una nuotata mattutina. Poi rientrò, una doccia veloce, e giù al villaggio. Acquistò frutta fresca e bevande e rientrò a casa, dopo essersi fermata ad acquistare un nuovo pareo colorato ed un cappello a tesa larga. Rientrata a casa, mise la frutta in un cesto , rassettò il letto, e si sdraiò sulla chaise longue in terrazza ad ammirare il mare che lentamente, con il suo ritmo quotidiano lambiva la spiaggia. Con la mente cercava sull'orizzonte le barche, ma non si vedeva nulla. Ma quando vide le donne scendere verso il loro ritrovo, si alzo, indossò il suo pareo nuovo e il cappello e le raggiunse. Nessuna di loro disse una parola, le sorrisero e basta e a gesti le insegnarono a fare la sua ghirlanda di fiori.

Era una di loro... una donna che attendeva...

Ad un tratto sentì un rumoreggiare di voci ed alzando la testa le vide: le barche stavano rientrando... E vide gli uomini scendere e tirare sulla spiaggia le piroghe col bilanciere... e vide Tom. Era bello con quel sarong portato come un'isolano... e, come le altre donne, corse sulla spiaggia ormai tiepida a piedi nudi... Tom la vide e lei, con un sorriso gli porse la sua ghirlanda: non era sorpreso, era sereno...

La prese per mano e si avviarono tra i sorrisi dei pescatori... Jenny si volto a guardare il mare, come per ringraziarlo... e sentì Tom sussurrarle:

"questo è il nostro sogno a colori... restiamo qui..."

(Rossana)



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1 commento:

Masaghepensu ha detto...

Grazie della visita. Sono nuovo su Blogger, e tante cose non le capisco. Sino a questo momento sono stato solo su Splinder che, considero più comprensibile. Grazie ancora, Ti auguro una Buona Giornata.
Masaghepensu